Vedi PLESTIA dell'anno: 1965 - 1996
PLESTIA (v. vol. VI, p. 246)
Le ricerche di questi ultimi decenni sull'altopiano di Colfiorito, ove sorse il municipio romano, hanno permesso di delineare la storia del popolamento, dal IX sec. a.C. al III d.C., grazie allo scavo di alcune necropoli - certamente connesse a piccoli insediamenti - e all'identificazione e studio di alcuni recinti fortificati e di strutture edilizie.
L'altopiano conserva quasi integralmente il sistema e l'organizzazione abitativi di età protostorica, in quanto nel Medioevo, data la realizzazione di direttrici viarie alterne che evitavano quest'area, vi furono soltanto alcuni episodi di incastellamento e non fu possibile organizzare una comunità autonoma.
Una necropoli di notevole interesse, con 248 tombe scavate, è stata scoperta ai piedi del Monte Orve, altura posta al centro dell'altopiano e difesa, in parte, da una cinta muraria in opera poligonale. La necropoli presenta due fasi principali: la prima, databile tra il IX e il VII sec. a.C., ha restituito materiali molto vicini a quelli di Terni e dell'area sabina; la seconda, tra il VI e il III sec. a.C., mostra collegamenti con l'area adriatica centrale e con il territorio etrusco. Altre necropoli sono state scavate presso Annifo, Popola, Dignano e con la loro dislocazione confermano un'organizzazione territoriale con un centro maggiore e piccoli nuclei di abitato ai margini dell'altopiano.
I materiali restituiti dalle necropoli presentano ceramiche locali, greche a figure rosse ed etrusche. Notevoli sono la quantità e la qualità dei bronzi, per lo più di produzione etrusca.
Nei pressi della chiesa di S. Maria di Pistia, che conserva nel toponimo il ricordo dell'antica città, è stato scavato anche un santuario, con un'importante stipe votiva. Tra i materiali, quattro laminette con dediche alla dea Cupra in lingua umbra e alfabeto etrusco, databili al IV-III sec. a.C., offrono dati tra i più antichi relativi al culto di questa divinità.
Della fase di età romana si conoscono pochissimi elementi, quali un grande edificio nelle vicinanze della chiesa di S. Maria, con pavimenti musivi degli inizî del I sec. d.C., resti di una porticus al di sotto della navata centrale della stessa chiesa e alcuni insediamenti rustici. I documenti epigrafici permettono di conoscere dati relativi all'organizzazione del municipî o, proprietario anche di una figlina per tegole, con bollo r(es) p(ublica) p(lestinorum) e autonomo ancora in età tardoantica, come lascia riconoscere una dedica dell'ordo Plestinorum all'imperatore Costantino divinizzato (AE, 1977, 246).
Museo. - Un Antiquarium statale è in fase di realizzazione presso Colfiorito di Foligno e accoglierà i materiali messi in luce negli scavi e nelle ricerche nell'area dell'altopiano, attualmente conservati nel Museo Archeologico Nazionale dell'Umbria a Perugia, nel Museo Archeologico Nazionale delle Marche ad Ancona e nella raccolta comunale di Foligno.
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