PLAUSTRO (plaustrum, plostrum, dim. plostellum)
Denominazione classica, latina, di un tipo assai antico di carro. Dei varî tipi di carro in uso nel mondo antico, quello che con maggiore verisimiglianza si può identificare col plaustrum ricordato, ma non descritto, dagli scrittori, è il carro rustico da buoi, suppellettile ordinaria di ogni azienda agricola. Catone suggerisce, per un'azienda modello, non meno di tre di questi carri (De re rust., X, 2). Il plaustro quindi corrisponde al più antico genere di veicolo, normalmente adibito al trasporto di carichi pesanti. L'alta sua antichità giustifica il fatto che, a volte, aveva anche carattere religioso. Il plaustro consisteva semplicemente in un cassone piuttosto ampio, montato su traino a due ruote robuste, originariamente piene, con timone e giogo per l'attacco a una coppia di buoi. Non prima che in età romana vengono in uso carri rustici a quattro ruote (plaustrum maius), come si vedono appunto su monumenti romani: musaici e rilievi.
Plaustra sono anche i carri che appaiono introdotti in scene figurate di vendemmia e di soggetto georgico in genere. Tra le ruote di un plaustro a doppio asse, in un musaico romano della Gallia si trova indicato un accessorio che viene interpretato come un arnese per frenare (v. carro e carrozza).
Bibl.: G. Lafaye, in Daremberg e Saglio, Dictionnaire des ant. gr. et rom., s. v. Plaustrum; R. Cagnat e V. Chapot, Manuel d'archéologie romaine, II, Parigi 1920, p. 286 segg.