PLAUEN (ricordata la prima volta nel 1122 col nome di Plawa, di origine slava; A. T., 53-54-55)
Città della Sassonia di SO. (distretto di Zwickau), 90 km. a S. di Lipsia, capoluogo del Vogtland, posta in amena posizione alla confluenza del Syra nell'Elster Bianco (subaffluente dell'Elba attraverso la Saale), a monte d'una chiusa, in luogo dove era facile il passaggio, su una terrazza alta 50 m. sul fiume; la città si è poi sviluppata verso una terrazza più alta, in modo che ora è in pendio (m. 338 alla stazione ferroviaria inferiore, 410 a quella superiore). Centro originario è l'Altmarkt (Mercato Vecchio), a sinistra dell'Elster, col Municipio antico, costruito nel sec. XV, ingrandito nel 1508, unito poi al Municipio nuovo, costruito nel 1912-13. A sinistra del Syra, a partire dal sec. XIII, sorse la Neustadt, sotto il dominio d'un castello (ora Palazzo di giustizia), più volte rifatto. La parte nuova ha vie regolari. Plauen è ora un notevole centro industriale, avente circa 2250 imprese e 38 mila addetti, oltre a quelli che trovano lavoro nell'artigianato; il 62,3 per cento degli abitanti è infatti occupato nell'industria, il 18,7 nel commercio e nel traffico e solo lo 0,7% nell'agricoltura (terreni mediocri). Al primo posto è l'industria tessile, che trae profitto dall'esistenza d'una scuola artistica per la tessitura; seguono le macchine, la lavorazione del cuoio, della carta, del cemento, del tabacco. Plauen è anche importante nodo ferroviario (5 stazioni) e sede d'un aeroporto. Gli abitanti del comune (che occupa 33,6 kmq., di cui 5,5 costruiti) sono aumentati negli ultimi decennî con ritmo assai celere, passando da 23 mila nel 1871 a 43 mila nel 1885, a 75 mila nel 1900, a 113.859 nel 1933. I cattolici sono circa 5000, gli altri protestanti.