PIZOS
Località nella Tracia identificata con l'odierna Tshakarlar in Bulgaria. Sito sulla grande arteria che collegava Philippopolis ad Augusta Traiana, il centro vi doveva esistere anche prima del 202 d. C., data in cui si conosce la sua fondazione quale emporium.
Conosciuto già dalla Tabula Peutingeriana e dall'Itinerarium Antonini, viene menzionato da Procopio (De aed., iv, ii) quale fondazione di Giustiniano, ma in realtà la sua fondazione è legata all'attività svolta da Settimio Severo, intorno al 200, in tutte le province danubiane. Nel decreto di fondazione (Dittenberger, Syll.3, 880), uno tra i più importanti documenti della costituzione degli emporia dell'impero romano, vi si accenna al modo di organizzazione del centro: da altri nove piccoli centri si eleggono non solo i magistrati ma anche l'elemento base della popolazione. La popolazione, come indica l'epigrafe, è quasi completamente tracia. Nello stesso documento, il leg. Aug. Q. Sicinnio Claro Ponziano, indica anche le cure che si debbono ai monumenti pubblici, tra cui anche il pretorio. Lo scavo intrapreso dai Bulgari nel 1895 ha dato alla luce solo frammenti del decreto di Sicinnio Claro ma quasi nulla si sa della parte monumentale del centro a cui fa cenno l'iscrizione.
Bibl.: G. Seure, Voyage en Thrace, L'Emporium romain de Pizos, I, Topographie: Pizos et ses environs, in Rev. Arch., XXII, 1898, pp. 472-491; E. Kalinka, Antike Denkmäler in Bulgarien (Schriften der Balkankommission, Antiquarische Abteilung), IV, Vienna 1906, cc. 24-42; A. Wilhelm, Zu den Gründungsurkunde des Emporions Pizos, in Bul. Inst. Arch. Bulg., XVI, 1950, p. 41-46.