SYRISKOS, Pittore di
Ceramografo attico, attivo entro il terzo e quarto decennio del V sec. a. C. Il nome proviene dal singolare, notissimo vaso a forma di astragalo in Villa Giulia, in cui S. firma come vasaio: un'altra opera dello stesso pittore, lo skỳphos A 11 di Bruxelles porta invece la firma del vasaio Pistoxenos.
Dalle cinquanta e più opere che sono state raggruppate sotto questo nome da J. D. Beazley, emerge una personalità pittorica assai notevole per varietà di aspetti e per solide qualità artistiche. Il Pittore di S. viene considerato come una sorta di gemello del Pittore di Copenaghen ed ha infatti caratteri in comune con questo eccellente artista come con il Pittore di Syleus. Si distingue per altro da questo gruppo per una notevolissima versatilità di attitudini che gli consente tanto di sviluppare ampie figurazioni mitologiche su grandi vasi, come di adattare figurette miniaturistiche colorate su lèkythoi e alàbastra a fondo bianco. Nei momenti di felicità creativa, che generalmente coincidono con le opere più elaborate e di maggiore impegno, il Pittore di S. può reggere il confronto con le maggiori figure della sua generazione. Il cratere a calice della Bibliothèque Nationale n. 418 con storie di Teseo può in un certo senso esser considerato il suo capolavoro e rappresenta indubbiamente una delle realizzazioni più attraenti per nobiltà formale e freschezza di ispirazione del vecchio mito.
Bibl.: J. D. Beazley, Vasenm. Rotfig., pp. 158; 473; id., Vas. Pol., p. 17; id., Red-fig., p. 195; E. Pfuhl, Mal. u. Zeichn., Monaco 1923, I, p. 485 ss.