SOSIAS, Pittore di
Ceramografo attico operante intorno al 500 a C. Partendo dalla coppa di Berlino n. 2278 a firma del ceramista Sosias (v. S., 1°), J. D. Beazley gli assegna un kàntharos frammentario dell'Acropoli n. 656 e, con maggiore latitudine, il sostegno Berlino n. 2315 a firma dello stesso ceramista e un frammento di coppa in Oxford. L'estrema rarità delle opere riconosciute, non incide, tuttavia, sul fatto che il Pittore di S. è da collocare con assoluta certezza tra i massimi artisti della prima generazione di pittori a figure rosse. Egli è stato avvicinato ad Euphronios per certa grandiosa interezza e per un gusto quasi di classicità avanti lettera.
Il discorso dai più condotto a proposito del Pittore di S. si è indirizzato a indagare il sorprendente contrasto tra le forme, che A. Rumpf chiama convenzionali, dell'esterno della coppa di Berlino e l'incomparabile novità e monumentalità del tondo interno con Patroclo ferito e curato da Achille. E in effetti la composizione a incontro compatta e aereata, il segno liquido e allo stesso tempo di supremo valore costruttivo, la profonda drammaticità della situazione evocata, la stessa inattesa intuizione dell'occhio di profilo scorciato che fa qui la sua prima apparizione, sono tutti fatti di estrema novità e importanza. D'altra parte l'ammirazione per il tondo centrale non deve impedirci di apprezzare l'altissima qualità delle altre figurazioni. Così nelle pareti esterne della coppa di Berlino come nel kàntharos dell'Acropoli e presumibilmente nella coppa di Oxford, il tema è quello di un'assemblea di divinità: tema non nuovo e che non presenta soluzioni rivoluzionarie. Nella pacata esposizione emergono tuttavia un così intenso potere evocativo e una così singolare e sottile capacità di caratterizzazione delle persone divine, che queste visioni di Olimpo ci appaiono seconde solo alla limpida poesia di Euphronios, che il nostro artista ricorda anche per la sorvegliatissima musicalità del segno.
Bibl.: Fr. Hauser, in Furtwängler-Reichhold, III, p. 13; E. Pfuhl, Malerei u. Zeichnung, Monaco 1923, p. 457 ss.; J. D. Beazley, Vasenm. Rotfig., p. 59; id., Red-fig., p. 21 ss.; N. Himmelmann-Wildschütz, in Marburg. Winckelmanns-Progr., 1960, p. 41 ss.; A. Greifenhagen, C. V. A., Berlino, II, p. 7, tav. 49.