PRONOMOS, Pittore di
Ceramografo attico attivo sugli inizi del IV sec. a. C. Si rifà alla tradizione brillante e tenera del Pittore del Deinos di Berlino, evitando le sdolcinature e i languori comuni a tanta produzione contemporanea.
Il grande cratere a volute di Napoli con l'evocazione del mondo teatrale pieno di dettagli realistici e di arcane trascendenze nella cerchia di Dioniso, evocato e presente, ha preso il nome dal flautista Pronomo, quieta, raccolta figura, seduta al centro della figurazione, operosa e dimessa, in mezzo allo svariare dei costumi e all'attesa irrequieta degli attori che studiano atteggiamenti e posture. A questa singolare figurazione ricca di contenuto e vivida nel racconto J. D. Beazley fa seguire altri due crateri a campana e una grande lèkythos in cui ritornano evocazioni del mondo dionisiaco.
Bibl.: J. D. Beazley, Red-fig., p. 849.