PASSAS, Pittore di
Ceramografo attico, la cui attività ebbe inizio nel periodo di transizione fra il Tardo Geometrico e il Protoattico (v. protoattico, vasi) e continuò nel primo venticinquennio del VII sec. a. C.
La sua produzione - cinque vasi - fu riunita e studiata dallo Hampe. Un'anfora a New York (Metropolitan Museum, 21.88. 18), che è il più antico pezzo che conosciamo di lui, e i frammenti di un'anfora dal Neo Falero (Atene, Museo Nazionale) erano stati attribuiti prima al Gruppo "N". A queste anfore si aggiungono un'anfora medita della Collezione Passas ad Atene, dalla quale deriva il nome del pittore; due lebeti, uno dei quali con sostegno (lebeti A e B), alla Università di Magonza. Quando dipinse questi lebeti il Pittore di P. lavorava insieme al Pittore di Analatos e al Pittore "N": è meno dotato del primo, ma è superiore al secondo. Carri e cavalli con criniera a semicerchi procedono calmi e maestosi su quattro dei cinque vasi che gli sono attribuiti; sono caratteristiche di lui le dignitose figure maschili con mantello sulla spalla (New York; frammenti dal Neo Falero); i suoi animali sono particolarmente felici. I cani (così li definisce lo Hampe, ma forse bisognerà riconoscervi dei leoni) servirono da modello al Pittore "N"; un gallo a linea di contorno è uno dei più belli del Protoattico; uccelli da preda (aquile, o avvoltoi) si muovono con libertà, volano sopra i cani, o attaccano un cerbiatto.
Bibl.: J. M. Cook, Athenian Workshops around 700, in Ann. Br. Sch. Athens, XLII, 1947, p. 151; R. Hampe, Ein frühattischer Grabfund, Magonza 1960 e la recensione del Cook in Journ. Hell. st., LXXXI, 1961, p. 220 ss. L'anfora di New York è ricordata e riprodotta in numerose pubblicazioni.