LUPOLI, Pittore di
Ceramografo attico operante subito dopo la metà del V sec. a. C. Gli vengono assegnate tre lèkythoi a fondo bianco di cui due provenienti da una località di questo nome nell'abitato moderno di Taranto. Il pittore viene introdotto come estremo epigono di un gruppo di pittori di lèkythoi tra i più nobili e più severi che fanno capo al Pittore di Timokrates. La più nota delle sue le'kythoi, quella di Taranto con un giovane viaggiatore presso una sfinge su un'alta base è stata intesa come una figurazione di Edipo o, da J. D. Beazley, come un giovane presso una stele: singolare esempio del confluire di un motivo mitologico e di uno schema di vita reale.
Bibl.: J. D. Beazley Red-fig., p. 580.