KOROPI, Pittore di
Ceramografo attico operante all'incirca nel terzo venticinquennio del V sec. a. C. Viene considerato da J. D. Beazley uno dei più tardi e poveri continuatori della scuola del Pittore di Pentesilea, collegato in particolare con il Pittore di Londra E 777. Dipinge unicamente coppe, delle quali un buon gruppo (circa 15) viene assegnato direttamente alla sua mano, mentre un altro considerevole gruppo viene riferito alla sua maniera, essendo impossibile, appunto per la povertà del linguaggio, tracciare i contorni netti di una personalità che si presenta così incolore e sfuggevole. Nelle sue coppe tra palmette sempre più vistose e largamente spaziate, incontriamo, con una insistenza estremamente faticosa, delle monotone coppie di atleti.
Bibl.: J. D. Beazley, in Journ. Hell. St., LIX, 1939, p. 152; id., Red-fig., p. 623.