KASSEL, Pittore di
Ceramografo attico operante entro il terzo venticinquennio del V sec. a. C. Il Beazley lo ricollega alla tradizione del Pittore di Clio e gli attribuisce 23 grandi vasi, varî di forma, ma con la consueta predominanza dei crateri a campana di cui in tale epoca si inizia la voga. Il cratere di K., che ha dato il nome al pittore, riassume bene le qualità di questi cui non manca, pur nella quiete raccolta del linguaggio, una riserva di autorità e di eloquenza. Tra le non molte raffigurazioni mitologiche, una delle più felici, quella di Cadmo alla fonte con Armonia seduta presso il drago (New York 22.139. ii), con la sua atmosfera di serena, imperturbabile attesa, bene illustra questo atteggiamento. Mentre nelle più frequenti scene di musica e di gineceo l'introduzione della figura di Eros viene compiuta con una discrezione e una ritenutezza tali da rivelare la suggestione di gusto letterario evitando gli svenevoli languori comuni al genere.
Bibl.: J. D. Beazley, Vasenm. rotfig., p. 404; id., Red-fig., p. 674.