EPIMEDES, Pittore di
Ceramografo attico, operante intorno alla metà del V sec. a. C. Appartiene al gruppo di Polygnotos di cui ha assimilato il fare dignitoso e compassato. I rapporti indicati da J. D. Beazley con il Pittore di Peleo sono rivelati anche da un punto di vista esteriore dal frequente impiego dell'anfora a snello collo separato e anse ritorte. Nel Pittore di E. - il nome è dovuto a un'acclamazione isolata sullo stàmnos di Londra E 458 anche le battaglie o l'inseguimento di Kephalos da parte di Eos si risolvono in atteggiamenti gravi e composti. L'unica deviazione da tanta consapevole dignità la figurazione di un pigmeo combattente con una gru nell'anfora R 302 di Bruxelles, che peraltro trova riscontri anche nell'opera del Pittore di Peleo e che è condotta anch'essa con un grave e malinconico accento di verismo.
Bibl.: J. D. Beazley, Vasenmal. rotfig., p. 478, nota a p. 395; id., Red-fig., p. 689.