DIKAIOS, Pittore di
Ceramografo attico, attivo entro i due ultimi decennî del VI sec. a. C. Il nome è dovuto a un'acclamazione su una anfora del Louvre (G 45). Dipinge grandi vasi nelle due tecniche, a figure rosse e a figure nere, in uno stile che ricorda assai da vicino quello di Euthymides. In un primo tempo, anzi, le due grandi anfore E 254 ed E 255 del British Museum insieme allo psyktèr E 767 dello stesso museo, vale a dire il nucleo primo dell'opera del Pittore di D., venivano incluse nella produzione di Euthymides stesso. J. D. Beazley, che aveva in un primo tempo assegnato alla maniera anziché alla mano del grande maestro le due anfore del British Museum, ha in seguito isolata una figura d'artista, inferiore al maestro per vitalità e ricchezza di modi figurativi, ma sempre rimasta in un piano assai elevato di produzione. Un altro elemento che, nonostante la nobiltà del linguaggio, sembra caratteristico di una natura secondaria, non originale, è da vedere in certa minore unità di stile, in cui elementi e modi diversi e contrastanti si fiancheggiano. Così la grande e raffinatissima anfora di Vienna 631 b con le divinità deliache risente di Oltos, oltre che di Euthymides. I vasi a figure nere del Pittore di D., in particolare il supporto cilindrico di Eleusi, contano tra gli esemplari più pregevoli dell'ultima produzione attica di questo stile, e possono ritenersi solo di un grado inferiori ai capolavori di Psiax e del Pittore Rycroft.
Bibl.: J. C. Hoppin, Euthymides and his Fellows, Monaco 1896, p. 46 ss.; J. D. Beazley, Vasenm. rotfig., p. 64; id., Red-fig., p. 28.