COLMAR, Pittore di
Ceramografo attico che deriva il nome da una coppa oggi a Colmar, con la scena di un simposio nell'interno e di atleti sull'esterno. La sua cronologia è fissata dalle iscrizioni acclamatorie, fra le quali molto frequenti quelle a Leagros e a Lisis, più rare a Panaitios e Antias. Egli dunque dovette iniziare la sua attività intorno al 500 a. C., forse anche qualche anno prima, e averla continuata per tutto il primo trentennio del secolo. Dipinse quasi esclusivamente su coppe e le smerciò quasi sempre in Etruria: tra i vasi decorati da lui, o che a lui si attribuiscono (oltre cinquanta) due soli provengono dalla Grecia contro oltre venti provenienti da Orvieto, Tarquinia, Vulci, Cerveteri, ecc. I soggetti sono quasi solo simposî, baccanali, danze, anche militari, raffigurazioni di atleti. Lo stile di questo maestro risente dell'insegnamento del Pittore di Panaitios, specie per la vivacità dei suoi personaggi. Egli si impegnò in tutti i problemi figurativi del suo tempo, ed in particolare in quelli affrontati e risolti da Kimon, con i suoi katàgrapha (v. prospettiva), come dimostrano le figure poste di tre quarti o di sbieco quasi per moltiplicarne i punti di vista.
Bibl.: J. D. Beazley, Red-fig., p. 226 ss.; G. M. A. Richter, Attic Red-Figured Vases, New Haven 1945, p. 84.