CALLIOPE, Pittore di
Ceramografo attico, operante circa il 440-420 a. C., che dipinse piccoli vasi, oinochòai, lèkythoi, piccole pelìkai e, anzitutto, coppe con piede e senza. Di queste ultime J. D. Beazley ne elenca quaranta tra le circa sessanta opere che gli attribuisce. Una coppa del Pittore di C., a Friburgo, mostra un singolare esempio di collaborazione con il Pittore di Eretria. A questo artista più duttile, e probabilmente più giovane, è riservata la parte esterna della coppa, mentre il tondo interno è dato al Pittore di C., suo più maestoso e statico, compagno. Il nome che gli è stato assegnato, tratto dalla frequenza con cui egli ritrae figure di Muse, è particolarmente indicativo per il temperamento del pittore. Appaiono occasionalmente nella sua opera figure di atleti e di comasti: ma si può dire che è unicamente la musica che comunica una segreta suggestione e un senso alle sue composizioni, che appaiono di una monumentalità un po' stanca e incolore. Sembra che quando manchi la presenza di Apollo o di uno strumento musicale i volti stessi delle sue figure divengano più disperatamente atoni, le figurazioni più vacue e disgregate.
Bibl.: J. D. Beazley, Red-fig. in American Mus., p. 180; id., Vasenm. rotfig., p. 427; id., Red-fig., p. 733 ss.