AGATHON, Pittore di
Pittore del vasaio A. (v. A. 1°), attestato da una pyxis di Berlino dove è la firma di questi. Gli sono attribuiti sette sky'phoi ed una pyxis.
La scena della pyxis berlinese contribuisce a collocare il Pittore di A. in quella cerchia del Pittore di Euaion che sta alla fine della produzione di Douris. Sulla pyxis, Zeus sta compiendo una libazione davanti all'ara mentre Iride, Hera e Nike accorrono portando i sacri arredi della cerimoma. L'acconciatura ancora "severa" della chioma del dio, sparsa in trecce sul collo, ed il caratteristico ciuffo che esce dalla stephàne sulla fronte, accostano il pittore al tardo Douris, mentre i chitoni dalle fittissime piegoline parallele, preziosamente sollevati sui piedi delle dee in cammino, si richiamano al preziosismo arcaizzante dei ceramografi dei primi decenni del V sec. a. C. Contemporaneo alla pyxis sembra il frammento di Eleusi rappresentante Persefone; i due sköphoi di Parigi e di Altenburg sembrano invece anteriori; sono rappresentati un giovane in corsa ed uno vicino ad un sedile; lo himàtion gettato sulla spalla obliquamente è disegnato con linee lievemente più rigide di quelle del panneggio dello Zeus. Uno degli ultimi prodotti del nostro pittore sembra essere lo skyphos londinese su cui sono raffigurati un giovane ed una donna, dal panneggio lievemente più manierato. L'Arias non è propenso ad attribuire allo stesso Pittore di A. lo skyphos frammentario di Atene con scena musicale.
Il Pittore di A. è stato collegato giustamente al cosiddetto Pittore di Lewis, cioè a Polygnotos II, nella cui officina ha indubbiamente lavorato. Come per quel pittore, la tradizione figurativa più genuina dalla quale sembra discendere anche il Pittore di A. è quella dell'ultimo Douris. E difficile, allo stato attuale, stabilire una cronologia relativa del Pittore di A.; in generale l'Arias ritiene che la sua attività debba essersi svolta fra il 460 e il 455 a. C.; in ogni modo non al di là del 450 a. C.
Bibl: H. R. W. Smith, Der Lewismaler, Lipsia 1939, p. 29; J.D. Beazley, Red-fig., p. 520. Pezzi considerati. - Pyxis attica di Berlino: A. Furtwängler, in Arch. Anz., X, 1895, p. 38, n. 39, figg. 12-13; frammento di Eleusi: S. Papaspiridi, in Arch. Deltion, IX, 1924-25, p. 45, fig. 49; sköphoi di Parigi e di Altenburg: Smith, op. cit., tavv. 35 a-d; skyphos di Londra E 42: C.V.A., Br. Mus., IV, tav. 29, 7 a-b; skyphos di Atene, Acrop. 782; Graef-Langlotz, Die antiken Vasen von der Akropolis zu Ath., Berlino 1933, tav. 69 a.