PERACHORA, Pittore di
1°. - Ceramografo corinzio così chiamato dallo Hopper che ha dato questo nome al pittore di un bel frammento di kotöle nel museo di Corinto. Il pittore appartiene al periodo transizionale fra il Protocorinzio e il Corinzio Arcaico (dal 630 al 620-15 a. C.: v. corinzi, vasi). Ha dipinto anche quattro kotölai frammentarie da Perachora (nn. 2190-93, 2195), ora ad Atene.
Poco convincente è l'attribuzione di una quinta kotöle (n. 2194), di due pöxides (nn. 1677, 1756), di quattro oinochòai (nn. 2055, 2057, 2123, 2124), tutte da Perachora, e di un'òlpe da Delfi (n. 2345).
Bibl.: H. Payne, Necrocorinthia, Oxford 1931, p. 279, n. 190; R. Hopper, Addenda to Necrocorinthia, in Annual Brit. Sch. Athens, XLIV, 1949, p. 214, n. i; J. K. Brock, in Perachora, II, Oxford 1962, pp. 241 ss.; 244; tavv. 90, 93; R. Hopper, ibid., pp. 156, 167, 211, 217, tavv. 61, 65, 68, 93. Il frammento del museo di Corinto è in Journ. Hell. St., LXXI, 1951, tav. 30 c.