SCACCHIERA, Pittore della (Schachbrettmaler; Checkerboard Painter)
Ceramografo attico. Il Gebauer ha attribuito ad una stessa mano due crateri e un coperchio da Egina (Berlino A 21, A 22, A 23) e, con incertezza, due crateri dello stesso gruppo (Berlino A 24 e A 25). A questi il Cook ha aggiunto un cratere della Collezione Vlasto ad Atene (della bottega del pittore) e il cosiddetto cratere Schliemann (Atene MN 17762) con partenza di un eroe. La Brann gli ha dato quattro frammenti dall'Agorà di Atene (P 7183, P 10654, P 12603, P 26296 = Brann, nn. 410-412, 470). Il pittore fu attivo durante il passaggio dal Protoattico Arcaico al Protoattico Medio (fine primo-inizio del secondo venticinquennio del VII sec. a. C.: v. protoattici, vasi) ed è uno dei rappresentanti dello stile "nero e bianco". È eccessivo, sbrigliato, appartiene al gruppo che viene detto dello "stile selvaggio" (wild style). Figure e animali sono tozzi e sgraziati, ma esuberanti e ricchi di vita.
Bibl.: C. V. A., Berlin, I, pp. 7, 16 s., 27, tavv. 10-13, 15, 37, 3; J. M. Cook, in Journ. Hell. Stud., LIX, 1939, p. 151; id., in Gnomon, XXIII, 1951, p. 213; K. Kübler, Altattische Malerei, Tubinga 1950, p. 12; E. T. H. Brann, Agora VIII. Late Geometric and Protoattic Pottery, Princeton 1962, pp. 10; 20; 77, nn. 410-412; 84, n. 470 s. Cratere Schliemann: C. V. A., Atene, 2 III He, tav. i s.; Hesperia, XXX, 1961, tav. 66. Cratere di Cambridge: C. V. A., Cambridge, i, III H, tav. II, 7.
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