MASTOS, Pittore del
Ceramografo attico operante entro l'ultimo venticinquennio del VI sec. a. C. La sua personalità viene a inserirsi nella cerchia del Pittore di Lysippides, in quella che è l'ultima fase vitale della tecnica a figure nere. E in questo contesto J. D. Beazley costituisce un "Gruppo del Mastos", di cui le opere più significative, seppure non tutte, andrebbero assegnate al Pittore del Mastos. Si tratta di un piccolo numero di opere in cui, tra vasi di varia forma il mastòs di Würzburg n. 391, è l'unico di dimensioni minori. La qualità delle pitture è peraltro assai notevole, e in particolare opere come la raffinatissima anfora tipo A di Würzburg n. 267 e l'anfora panatenaica di Nauplia sono al livello delle più impegnative tra le opere del Pittore di Lysippides. Di quest'ultimo sembra anzi accentuare i difetti e le qualità nei nudi incerti e impacciati e nell'estrema elaborazione delle vesti decorate con ampi bordi a graffito.
Bibl.: J. D. Beazley, Black-fig., p. 257.