FRUTTETO, Pittore del (Orchard Painter)
Ceramografo attico la cui attività sembra conclusa entro i due ultimi decennî prima della metà del V sec. a. C. La sua opera, costituita in prevalenza da una serie di crateri a colonnette, viene fatta rientrare da J. D. Beazley nel gruppo che comprende come figure dominanti il Pittore di Egisto, di Bologna 228 e della Centauromachia di Firenze. Il Pittore del Frutteto rappresenterebbe peraltro il germoglio più fragile e debilitato di questa serie di artisti vigorosi e di temperamento drammatico. Tra le sue opere numerose e scolorite emergono tuttavia alcuni elementi curiosi e non comuni. Così la figurazione di un gruppo di giovani donne che raccolgono frutti - preparazione alla cerimonia nuziale con ogni probabilità - vivificata dall'insolito vestito nero di una delle raccoglitrici. Ancora più singolare la ricorrenza di uno schema di Giasone che distacca il vello d'oro da un albero e di una sorta di parodia della stessa scena in cui un satiro ne ripete il gesto (New York 34.11.7, Bologna 190). Il problema diviene ancora più intricato se si rileva la singolarità dell'aspetto di Giasone, dal corpo adusto e villoso, che si avvicina al vello d'oro con uno di quegli atteggiamenti di attacco o di sorpresa tipici appunto dei satiri aggressori.
Bibl.: J. D. Beazley, Red-fig. in Am. Mus., p. 133; id., Red-fig., p. 346 ss.