DUOMO, Pittore del
Ceramografo attico attivo nei decennî immediatamente successivi alla metà del V sec. a. C. È inserito da J. D. Beazley tra gli ultimi manieristi, ma palesa anche punti di contatto con la corrente grandiosa e appassionata della cerchia di Polygnotos. Pittore dei più poveri e sgrammaticati che sia dato d'incontrare, la sua caratteristica principale è la nessuna consapevolezza dell'estrema limitatezza dei suoi mezzi. J. D. Beazley gli assegna 17 vasi, tutti di grandi proporzioni, tra cui 14 crateri a colonnette con figurazioni complicate e diffuse tra cui compaiono anche storie mitiche poco comuni, come quella di Oreste ad Atene. Il nome è tratto da un suo cratere conservato nel D. di Agrigento e noto dai disegni della Raccolta Moses.
Bibl.: J. D. Beazley, Vasenm. rotfig., p. 416; id., Red-fig., p. 392.