CERAMICO, Pittore del
Ceramografo attico che decorò vasi nella tecnica a figure nere. Prende nome dalla necropoli del C. di Atene, dove furono trovati quattro dei vasi attribuitigli: una oinochòe con sfingi, leoni ed un'aquila in volo sul collo ed un toro tra pantere sul corpo; un'altra oinochòe, con tre fasce di animali e sul manico la figura plastica di una donna piangente; due lekànides decorate con varî animali, una con una figurina plastica di donna piangente su ciascun manico. Al Pittore del C., la cui attività cade nella prima decade del VI sec. a. C., precedente il Pittore della Gorgone e che, nella decorazione dei vasi, ha un netto carattere corintizzante, sono attribuiti anche due vasi del Museo Naz. di Atene (un'oinochàe da Vari, 16285, con Aristeo tra i leoni, ed uno skyphos, 907, con due fasce con animali) e vari frammenti. Di mano vicina a questo pittore sono altri frammenti provenienti da Naukratis e dalla agorà di Atene.
Bibl.: J. T. Dunbabin, in Hesperia, XIII, 1944, p. 43; id., Annual Brit. Sch., XLV, p. 197; J. D. Beazley, Black-fig., pp. 18-19. Ceramico: Arch. Anz., 1932, pp. 195-196. Atene 16285: S. Papaspiridi-Karouzou, in Annuario Atene, N. S. VIII-X, 1946-48, p. 37 ss., tavv. 1-2, Atene 907: Hesperia, XIII, 1944, tav. 3.