CARTELLINO, Pittore del
Ceramografo attico, a figure rosse, attivo circa il terzo venticinquennio del V sec. a. C. Il nome di questo modesto artista, evidentemente un onesto e poco ispirato discepolo e continuatore di Douris (v.), è dovuto al fatto che quasi costantemente ripete il nome del suo maestro in una piccola banda riservata, come in un cartiglio. Partendo da questo segno distintivo, che già di per sé indica un'indole e un atteggiamento di devota dipendenza; sono state raccolte da J. D. Beazley un gruppo di lèkythoi che corrispondono all'età matura di Douris e che ripetono e sviluppano con precisa applicazione modi e figure del maestro. Ne risulta come un Douris più borghese e più intero, lontano ugualmente dalla forma disgregata e sciatta delle sue ultime opere, come dagli slanci che ne redimono a tratti anche gli ultimi deboli prodotti.
Bibl.: Thieme-Becker, s. v.; J. D. Beazley, Vasenm. rotfig., p. 210 ;id., Red-fig., p. 297 ss.