pitreismo
s. m. Il sistema alla base della P3, presunta associazione segreta finalizzata a favorire la concessione di appalti, a pilotare sentenze giudiziarie e a raccogliere informazioni riservate.
• vorremmo girare ai teorici del «pitreismo sfigato», un piccolo interrogativo: perché mai il coordinatore nazionale del partito berlusconiano Denis Verdini deve riunire nella sua casa romana il sottosegretario alla Giustizia Giacomo Caliendo, i magistrati Antonio Martone e Arcibaldo Miller, con il condannato Marcello Dell’Utri e il noto pregiudicato Flavio Carboni? Per pura amicizia? Per un afflato che il costituzionale rispetto della privacy non può e non deve violare? (Alberto Statera, Repubblica, 10 luglio 2010, p. 1, Prima pagina) • Questa storia della P3, riedizione ciabattona della P2, denuncia scarsa fantasia dei produttori artigianali di scandali ad personam. D’altronde i poveracci le hanno tentate tutte, invano. Logico che, essendo testardi, non demordano benché sappiano che il «pitreismo» non darà loro maggiori soddisfazioni delle precedenti montature. (Vittorio Feltri, Giornale, 11 luglio 2010, p. 1, Prima pagina) • se c’è scandalo, lo scandalo è nel modo di nomina dei magistrati, nel funzionamento del Consiglio superiore della magistratura, e il pitreismo è l’ideologia che guida la casta togata nelle sue scelte di fondo su persone, funzioni, incarichi, arbitrati, cordate, correnti, e raccomandazioni & ricatti vari. (Foglio, 21 luglio 2010, p. 1, Prima pagina).
- Derivato dalla sigla di conio giornalistico P3 con l’aggiunta del suffisso -ismo.