Denominazione comune di varie monete d’argento toscane del periodo lorenese. Ebbe origine dal fatto che i granduchi di Toscana, per ragguagliare le monete d’argento coniate dalla zecca di Firenze al cresciuto valore del metallo, dovettero diminuirne l’intrinseco e, per non danneggiare il credito della zecca di Firenze, prima le fecero coniare in quella di Pisa e poi, quando questa fu chiusa, in quella di Firenze, segnandole però con la marca di zecca P. posta nel rovescio.