PÍSEK ("sabbia", nome che ricorda le alluvioni aurifere un tempo abbondanti; A. T., 59-60)
Città della Boemia meridionale, 90 km. a S. di Praga, 378 m. s. m., in una zona boscosa e pittoresca, sul fiume Otava (affluente di sinistra della Vltava), che scende dalla Foresta Boema. Fondata nel 1240, vi risiedette spesso la corte, specie al tempo di Ottocaro II, data l'esistenza d'un grande castello che per la massima parte andò distrutto, insieme con una parte della città, nel 1541, e del quale resta solo un salone gotico; sull'area del castello è sorto invece nel 1854 il Palazzo di giustizia. Delle mura, che cingevano un tempo la città, abbattute per la massima parte nell'anno 1826, restano alcuni bastioni (specialmente conservato quello posto dalla parte di Putim). Del sec. XIII è il ponte di granito a 7 arcate sull'Otava. Gli abitanti sono ora 17 mila; esistono due fabbriche di birra, officine meccaniche, una manifattura di tabacchi e una scuola forestale. Nei dintorni di Písek il 28 dicembre 1742 avvenne uno scontro tra Francesi, Bavaresi e Austriaci (al tempo della guerra di successione d'Austria).