Pisapia-boy
(Pisapia Boy), loc. s.le m. (iron.) Giovane sostenitore dell’avvocato Giuliano Pisapia, deputato per due legislature e sindaco di Milano dal 2011 al 2016.
• «I nostri militanti ci aiutano per passione, sono volontari, se continuano a ricevere insulti e minacce dai Pisapia Boys dovremo fare un’assicurazione agli iscritti vittime di pestaggi» azzarda l’assessore del Carroccio Alessandro Morelli. (Chiara Campo, Giornale, 22 maggio 2011, p. 3, Il Fatto) • Tutti lì a dire che no, la ricandidatura (si vota l’anno prossimo) non è assolutamente nelle cose, anche se loro così avrebbero voluto. Anzi, a sentirne qualcuno si scopre che questo tirare per la giacchetta Pisapia appare addirittura sgradito. Ecco che cosa dice un Pisapia-boy dalla sua postazione di Palazzo Marino (e, beninteso, riparandosi nell’anonimato): «Ammesso che l’iniziativa di questi cittadini possa avere un senso e un futuro, di sicuro non ne può avere a meno di un mese dall’annuncio di Giuliano». (Rodolfo Sala, Repubblica, 5 maggio 2015, Milano, p. XX) • Prima il centrodestra si è suicidato, facendosi arrestare in sequenza il sindaco e il vicesindaco. Poi il centrosinistra, convinto di poter lucrare sulle macerie, ha allargato il fronte (dai Pisapia boys ad Ap di [Angelino] Alfano) ma ha finito per lacerarsi nella solita guerra fra correnti Pd. Infine i due consiglieri uscenti del Movimento si sono ritirati dalla corsa, lasciando campo libero a questo outsider un po’ attempato: c’è chi dice per liti interne, chi perché nessuno credeva si potesse vincere davvero. (Giovanna Vitale, Repubblica, 27 giugno 2017, Roma, p. II).
- Composto dal nome proprio (Giuliano) Pisapia e dal s. ingl. boy.