PISANDRO
. Demagogo ateniese, seguace di Cleone, membro nel 415 della commissione d'inchiesta nel processo per le Erme e per i misteri, fu nel 411 uno dei messi spediti dagli Ateniesi di Samo ad Atene per proporre il richiamo di Alcibiade, e il riavvicinamento di Atene con la Persia; e fu allora capo dell'ambasceria mandata da Atene al satrapo Tissaferne per le trattative. Fallite le quali, Pisandro, già democratico radicale, divenne oligarchico reazionario; e fu con l'oligarchico Frinico, già suo nemico, artefice della riforma costituzionale dei Quattrocento. Cadde con essi, dopo soli 4 mesi di governo. Si rifugiò a Sparta e i suoi beni furono posti all'asta.
Bibl.: J. Kirchner, Prosopographia Attica, II, Berlino 1903, n. 11.770; K. J. Beloch, Griech. Gesch., II, i, 2ª ed., Strasburgo 1914, pp. 362, 382-84; A. Ferrabino, L'impero ateniese, Torino 1927, pp. 353-59, 365-70; G. Glotz, Histoire grecque, II, Parigi 1931, p. 720.