piridostigmina
Farmaco ad azione simile all’acetilcolina, che agisce inibendo l’enzima colinesterasi, rendendo quindi disponibili maggiori quantità di acetilcolina per i recettori. Agisce a livello della placca neuromuscolare del muscolo scheletrico, negli organi effettori del sistema nervoso autonomo e nella aree corticali e sottocorticali del cervello. A livello oculare provoca miosi e blocco del riflesso di accomodazione; aumenta la motilità e la secrezione dello stomaco; aumenta la peristalsi dell’uretere; contrasta l’effetto dei bloccanti neuromuscolari (per veleni o in anestesia). Per i suddetti effetti farmacologici la p. ha applicazioni cliniche nella terapia del glaucoma, della miastenia grave, nella profilassi dell’avvelenamento da gas nervini (sindrome del Golfo Persico, che fu efficacemente prevenuta dalla p. durante la guerra lì avvenuta nel 1991), nella terapia dell’avvelenamento da atropina e da altri agenti muscarinici.