• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

PIRAMO e TISBE

di Carlo GALLAVOTTI - Enciclopedia Italiana (1935)
  • Condividi

PIRAMO e TISBE (Πύραμος, Pyrămos; Θίσβη, Thisbe)

Carlo GALLAVOTTI

La leggenda originaria dell'amore di un dio fluviale della Cilicia per la ninfa Tisbe (che è nome greco) ricorda quella più nota di Alfeo e Aretusa (v.) e altri miti consimili, che probabilmente hanno origine etnica e naturistica nello stesso tempo. La leggenda poi assume i caratteri della novella, combinandosi in vario modo con motivi popolari. Uno è il motivo della fedeltà tra sposi che l'amore unisce e il destino separa (cfr. Nicolao, in Rhet. gr. I, 271 Waltz); ma di gran lunga più celebre è la narrazione romanzesca che Ovidio nelle Metamorfosi (IV, 55-166) ci ha tramandato, ricavandola verosimilmente da ignota fonte ellenistica (v. 53: vulgaris fabula non est). Qui sono i genitori che vietano il matrimonio dei due giovani, bellissimi, vicini di casa, nella città di Semiramide. Essi si parlano tuttavia attraverso una fessura prodotta dal tempo nella parete contermine; un bel giorno stabiliscono di scappare di notte dalle rispettive case, e si dànno l'appuntamento presso la statua di Nino, sotto un grande albero di moro. Tisbe arriva prima; ma per timore di una fiera che si avvicina deve scappare di lì, e nel fuggire perde il suo mantello, che poi la fiera dilania e macchia di sangue. Quando arriva Piramo, trova il mantello di Tisbe, sospetta la tremenda sciagura, e si uccide. Fu allora che i frutti del moro divennero rossi, tanto che Tisbe, ritornando sul posto, stenta dapprima a riconoscere l'albero dell'appuntamento. Poi vede Piramo, ricostruisce l'accaduto, e si uccide sul corpo dell'amato.

È facile riconoscere nelle letterature moderne le più celebri derivazioni letterarie da questa antica leggenda, che la coloristica fantasia ovidiana ha reso accetta e famosa. Anche nel Medioevo essa godette di un particolare favore, non solo per il senso letterale dolcemente tragico e affettivo, ma anche per la facilità che offriva all'interpretazione allegorica o anagogica: Tisbe è l'anima umana, Piramo il salvatore, la parete è il peccato originale; il leone naturalmente è il diavolo, secondo la figurazione simbolica del Medioevo, che probabilmente si deve riconoscere anche in Dante.

Bibl.: O. Immisch, in Roscher, Lexicon der griech. und röm. Mythol., III, ii, col. 3335, Lipsia 1909; E. Rohde, Der griech. Roman, 3ª ed., ivi 1914.

Vedi anche
Luigi Da Pòrto Da Pòrto, Luigi. - Letterato (Vicenza 1485 - ivi 1529). Comandante d'una compagnia di cavalleggeri, ferito gravemente in battaglia (1511), lasciò le armi e si diede alle lettere. Oltre a Rime e a 69 importanti Lettere storiche sugli avvenimenti di guerra seguiti alla lega di Cambrai (sino al 1513), scrisse ... Luis de Góngora y Argote Góngora y Argote ‹çò- ... argħóte›, Luis de. - Poeta spagnolo (Cordova 1561 - ivi 1627). Prese gli ordini sacri verso i ventiquattro anni, ma fu ordinato sacerdote solamente dopo la cinquantina. Le sue Obras en verso furono pubblicate la prima volta nel 1627. Scrisse oltre a un Panegírico al duque de ... Semiramide (gr. Σεμίραμις) Leggendaria regina assira. Secondo la narrazione di vari autori greci, fu moglie del re Nino e dopo la morte di lui regnò da sola in Assiria. Compì numerose opere di pace, edificando anche palazzi e parchi; fondò Babilonia, costruendovi i famosi giardini pensili. Condusse guerre fino ... Geoffrey Chaucer Chaucer ‹čòosë›, Geoffrey. - Poeta inglese (n. prob. a Londra tra il 1340 e il 1345 - m. Londra 1400). Era nel 1357 paggio di Lionel, duca di Clarence, terzogenito di Edoardo III, partecipò (1359) alla spedizione di Edoardo III in Francia, entrato al servizio del re, sposò (1366 circa) una damigella ...
Vocabolario
M. E.
M. E. – Abbreviazione di Medio Evo (medioevo), usata talvolta in opere di carattere storico.
p. e.
p. e. – Abbreviazione poco com. di per esempio (più spesso p. es. o per es.).
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali