– Pseudonimo dell’artista e performer italiana Giuseppina Pasqualino di Marineo (Milano 1974 - Gebze, Turchia, 2008). Sua cifra stilistica è una poetica della semplicità che si esercita con sguardo infantile sul mondo delle cose, utilizzandole per trasformarle in cose diverse con interventi minimi che ne riorientano il senso: così, tra le altre, nelle serie Non calpestate l’Africa (2003), Mutazioni chirurgiche (2004) e Adamo ed Eva (2006). L’artista è stata violentata e uccisa nel corso della performance Spose in viaggio, itinerario in autostop verso Gerusalemme intrapreso nel marzo 2008 come messaggio di speranza attraverso luoghi martoriati dai conflitti bellici. Tra le sue personali: La luna nel pozzo (Galleria fondo perduto, Firenze, 2002); Nato dal ruscello (Swinger art gallery, Verona, 2005); The broken image (Fabbrica del Vapore, Milano, 2006). Sul suo percorso umano e professionale il regista S. Manetti ha diretto il docufilm Sono innamorato di Pippa Bacca (2019), mentre nel 2021 opere dell'artista sono state esposte alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma nella mostra collettiva al femminile Io dico Io – I say I; è dello stesso anno la traduzione italiana di La robe blanche (2018), saggio atipico di N. Léger sui rischi affrontati quotidianamente dalle donne nell'arte e nella vita.