PIOPPO (lat. scient. Populus; fr. peuplier; sp. álamo; ted. Pappel; ingl. poplar)
Nome volgare delle specie del genere Populus (Tournefort, ex Linneo 1737) e particolarmente del P. nigra L. Il gen. Populus delle Dicotiledoni Archiclamidee, famiglia Salicacee, comprende 18 specie delle regioni temperate: sono alberi con foglie semplici, stipolate, caduche; fiori aclamidi, diclini e dioici in amenti che precedono nello sviluppo le foglie, gli staminiferi con 8 o più stami, i pistilliferi con un pistillo uniloculare munito di due stili.
Nella flora italiana si trovano: P. alba L. (volg. gattice o alberello), con le foglie ovali tonde, angoloso-lobate, niveotomentose nella pagina inferiore, lungo i fiumi e nei boschi umidi; P. canescens Sm., con foglie piccole ovali rotonde, espanso-dentate, cenerino-argentine di sotto, lungo i corsi d'acqua specialmente al nord; P. tremula L. (volg. tremolo), con foglie quasi rotonde od ovali, sinuato-dentate, glabre allo stato adulto, nei luoghi umidi boschivi fino a 1800 m. s. m. nella penisola e nelle isole; P. nigra L., pioppo, pioppo nostrano, foglie quasi triangolari, acuminate, lungamente picciolate, dentato-crenulate, comune lungo i fiumi e boschi umidi della penisola e nelle isole; ne esiste una varietà pyramidalis con i rami eretti. I P. alba, nigra e tremula sono coltivati e largamente utilizzati per la preparazione della pasta di cellulosa per fabbricare la carta. Allo stesso scopo si coltiva largamente il P. canadensis Moench., originario dell'America Settentrionale. Le gemme vischiose del P. nigra sono officinali (gemmae populi) e con esse si prepara l'unguento populneo.
V. tavv. LXXXI e LXXXII.