Pio IV
Papa (Milano 1499-Roma 1565). Giovanni Angelo Medici di Marignano, di famiglia nobile milanese non imparentata con l’omonima fiorentina, iniziò la carriera curiale nel 1526. Svolse diversi ruoli e soprattutto si fece apprezzare in numerose missioni diplomatiche, in Italia e Oltralpe. Arcivescovo di Ragusa, in Dalmazia (1545), cardinale (1549), la sua ascesa proseguì anche durante il pontificato di Giulio III. Fu poi tra gli elettori di Marcello II e di Paolo IV, con cui ebbe frequenti contrasti e che nel 1559 lo destinò alla guida della Chiesa milanese. Nello stesso anno Giovanni Angelo venne eletto al papato dopo uno dei più lunghi conclavi della storia. Smobilitata la fazione Carafa soprattutto per via di un processo che mandò a morte nipoti e famigli del papa defunto, coadiuvato dal nipote, il cardinale Carlo Borromeo, P. riconvocò e portò a conclusione (1562-63) il Concilio di Trento, ove ebbe un ruolo decisivo il cardinale G. Morone, che egli aveva riabilitato dopo le persecuzioni subite per volontà di Paolo IV. Il difficile rapporto con l’Inquisizione romana segnò il suo pontificato: al momento del suo insediamento manifestò il proposito di sopprimere il Sant’Uffizio, poi cercò di limitarne l’attività e l’influenza, ma i suoi sforzi si rivelarono infruttuosi tanto che, alla sua morte, fu chiamato a succedergli proprio il capo della Suprema congregazione, Ghislieri, col nome di Pio V. Per attuare il concilio, a sottolineare il ruolo del papa sulla Chiesa e la sua superiorità sull’assise, creò una apposita congregazione che ne avrebbe custodito e interpretato gli atti, che furono poi stampati solo nel sec. 20°. Pubblicò il nuovo Indice dei libri proibiti, moderando il rigore dell’Indice di Paolo IV. Protettore di artisti, affidò a Michelangelo la costruzione di Porta Pia e fece eseguire numerose opere pubbliche a Roma.