EROLI, Pio
Nacque a Roma il 26 genn. 1903 da Erulo e Virginia Bartolini, sorella dello scultore Paolo. Dopo gli studi classici al collegio "Nazareno", perfezionò l'istruzione artistica ricevuta dal padre, morto nel 1916, con il pittore e amico di famiglia A. Battaglia. Frequentò l'Accademia Britannica di via Margutta per il disegno dal vero e nel 1922 si diplomò all'Accademia di belle arti di Roma con U. Coromaldi.
Nel frattempo si era affiancato alla madre insieme col fratello Silvio (nato a Roma il 25 maggio 1904 e ivi morto il 15 sett. 1991) nella conduzione del laboratorio di pittura ed arazzeria ereditato dal padre. La collaborazione con Silvio, nei lavori di maggior impegno, fu stretta al punto che non è possibile distinguere l'apporto individuale; pertanto la loro attività viene qui di seguito analizzata complessivamente. Accomunati dall'orientamento strettamente figurativo e poco incline alle sperimentazioni dell'avanguardia, alternarono, seguendo l'andamento della committenza, la decorazione pittorica alla tessitura d'arazzi.
Completati gli arazzi per il Comune di Roma (1926) e per la casa reale di Romania, avviati dal padre, nel 1928 decorarono con un affresco, in seguito eliminato, una sala dello stato maggiore del ministero della Marina.
Con il recupero, operato dalla cultura fascista, di tecniche tradizionali ma decadute come l'arazzo, il mosaico. l'affresco e la vetrata, lo studio vide incrementata la propria attività nel decennio 1932-1942, soprattutto nel settore dell'arazzeria.
Nel 1932-1936 furono eseguiti gli arazzi per il ministero delle Corporazioni su bozzetti di F. Ferrazzi; nel 1934-1937 quelli per la direzione generale dell'Istituto nazionale delle assicurazioni, per la sede delle Corporazioni provinciali a Terni, per la Scuola militare aeronautica alle Cascine a Firenze, per le università di Padova e di Catania (Stemma aragonese su disegno di C. Siviero); al 1936 risalgono gli affreschi e le vetrate per la casa generalizia dei padri maestri cristiani sulla via Aurelia nuova a Roma; del 1937 sono i mosaici, su cartoni propri, per la cripta sottostante la cappella Paolina nella basilica di S. Maria Maggiore; al 1939-1942 risalgono gli arazzi per la nuova stazione di Firenze su soggetti di U. Ojetti; al 1943-1944 quelli per la stazione Ostiense a Roma (fotografie conservate presso l'archivio Eroli).
Dopo questo intenso periodo gli Eroli si dedicarono a lavori di restauro di affreschi nel quadriportico del Verano e, sempre a Roma, nell'abside di S. Maria in Campo Marzio e nella chiesa dell'Annunziatina; realizzarono anche opere pittoriche per la chiesa della Sacra Famiglia a La Rochelle (New York; cfr. documenti presso l'archivio Eroli) e per la cappella dei corazzieri nel palazzo del Quirinale. L'attività dell'arazzeria sembrava destinata ad esaurirsi quando, nel 1953 e per un decennio, il ministero della Pubblica Istruzione istituì presso lo studio un corso per la manifattura d'arazzi con diploma finale. Nel 1953-1954 i due fratelli dipinsero ad affresco un ciclo per il pontificio collegio nordamericano al Gianicolo e, nel 1964, progettarono i cartoni per l'esteso mosaico della chiesa di S. Giuseppe al Trionfale. Tra il 1963 e il 1974 eseguirono arazzi per la flotta Lauro, per la sede centrale del Banco di Roma e per la sede centrale del Banco di S. Spirito. Parallelamente curarono importanti restauri, su commissione statale, di affreschi e di arazzi.
L'E. partecipò anche individualmente a numerose esposizioni d'arte. Nel 1941 fu tra i fondatori del comitato romano della messa degli artisti insieme al fratello Silvio; nel 1945-46, come rappresentante degli artisti. sedette alla Consulta nazionale; svolse intensa attività di critico, pubblicando numerosi articoli; si impegnò nel Sindacato italiano pittori, scultori e incisori. Fu presidente della Fondazione Catel per l'assistenza agli artisti e accademico dei Virtuosi al Pantheon. Nel 1970 e nel 1971 elaborò due manifesti teorici: uno sul carattere dell'arte contemporanea e l'altro per un ritorno allo studio del ritratto (pubblicato in Arti e professioni unite, nov.-dic. 1971).
Fra i suoi scritti si ricordano inoltre: Ilritratto nell'arte, in Notiziario d'arte, XVII (1967), luglio-agosto, pp. 20-25; Ritorno all'arte del ritratto, in Concretezza, V (1966), 11 settembre, pp. 33 s.; Arte e artigianato artistico, in Arti e professioni unite, agosto 1969; Arte - Schiarite di coscienza, ibid., aprile 1970; Giunti alla "Maledizione del vero" in arte, ibid., luglio 1970; L'arte nelle nuove chiese, ibid., marzo 1971.
Nel 1933 l'E. sposò Teresa Bucci. Da questo matrimonio nacquero Alberto (Roma, 25 ott. 1936) e Paola.
L'E. morì a Roma il 13 dic. 1980.
La morte dell'E. non interruppe l'attività del laboratorio che, ancora vivente Silvio, proseguì sotto la denominazione sociale Eroli Silvio e Pio e la direzione dei due cugini, entrambi architetti, Alberto, rappresentante legale della società, e Pierluigi (nato a Roma, 18 ott. 1936), figlio di Silvio e Marcella Bucci.
Fonti e Bibl.: Roma, Eredi Eroli, Studio Eroli 1880-1980 - Cronologia commentata del primo centenario, (memoria datt.), pp. 8-21; M. Vocino, Ipalazzi della Marina a Roma, Roma 1928, ill. fuori testo; C. De Cordis, L'Exposition internat. des arts décoratifs de Monza - La tapisserie, in La Revue moderne, 15 dic. 1930, pp. 23 s.; M. Biancale, L'arte dell'arazzo e i fratelli Eroli, in Rass. dell'istruz. artist., IX (1938), pp. 97-102; F. Clementi, L'arte dell'arazzo in Roma, in Capitolium, XIV (1939), pp. 327, 334 ss.; VIITriennale di Milano (catal.), Milano 1940, p. 24; A. Jandolo, Gliarazzieri di Roma, in Strenna dei romanisti, n. s., V (1944), pp. 51 ss.; I Biennale mediterranea d'arte, Palermo 1946, p. 31, tav. XXI; N. Ciampi, Una scuola per l'arte dell'arazzo, in Capitolium, XXXI (1956), pp. 262-266; Mostra dell'arte della tappezzeria (catal.), Roma 1958, pp. 25-28; Rinasce una scuola di arazzeria, in Laniera, LXXII (1958), 5-6, pp. 463, 465; C. Belloni, Lo studio Eroli, in Strenna dei romanisti, XXX (1969), pp. 39 s.; A. Ghidoli, Studio Eroli - Note per la storia di un moderno laboratorio arazziero, in I settantacinque anni dell'Istituto nazionale delle assicurazioni, Roma 1987, pp. 324-335; R. Luciani, La bottega di Eroli dal 1880, in Il Restauro, Roma 1988, pp. 197-203; Id., Erulo Eroli pittore (1854-1916), in L'Urbe, n. s., LI (1988), 3-4, pp. 67-72; D. Fonti, La decorazione, in Il Palazzo dell'Industria, Roma 1990, pp. 160 s., 169-173, 217 n. 10; F. A. Tournier, The North American College, Lexeter s.d., pp. 19, 21.