BOLZON, Pio
Nacque ad Asolo (Treviso) il 20 luglio 1867 da Antonio e Chiara Fietta; iscrittosi nel 1885 alla facoltà di scienze dell'università di Padova, fu per due anni allievo di P. A. Saccardo; passò poi a quella di Bologna dove si laureò in scienze naturali nel 1889 con una tesi sulla struttura del fiore delle Rosacee, sotto la guida di F. Delpino. Si dedicò all'insegnamento secondario nella scuola tecnica di Portoferraio, poi in quella di Carrara, tornò quindi a Padova come insegnante nel seminario vescovile e assistente, per la durata di un anno, nell'istituto botanico dell'università. Continuò la sua carriera di professore nelle scuole di varie città italiane, fino al 1934, anno in cui si ritirò ad Asolo, dove morì il 13 genn. 1940.
I primi interessi del B. furono rivolti alla flora trevigiana, ma si estesero ben presto alla flora veneta e a quella italiana. Nel 1898 aggiornava con un supplemento generale il Catalogo della floraveneta di R. De Visiani e P. A. Saccardo; nel 1914 pubblicava una Flora del Monte Marmolada (Nuovo Giorn. bot. it., XXI [1914], pp. 143-215). Particolarmente accurati furono poi gli studi sulla flora parmense (tra il 1903 e il 1909), che si conclusero con la pubblicazione di una Flora della Provincia di Parma (Savona 1921), e i numerosi contributi sulla flora dell'Alto Adige e della Valle d'Aosta. Il soggiorno in Toscana permise al B. di approfondire la conoscenza fioristica delle isole dell'arcipelago toscano, in special modo dell'isola d'Elba (1891-1893), oltre che del Carrarese (1894-1895). Infatti raccolse ben centotré nuove specie per l'isola d'Elba; trentanove non ancora note per il resto dell'arcipelago; queste, insieme alle piante raccolte nel territorio di Carrara, portarono il numero delle specie vegetali nuove della Toscana a duecentotrentotto.
Alcuni lavori del B. sono particolarmente pregevoli perché mettono in rilievo gli aspetti ecologici della diffusione delle specie: tra questi la citata Flora del Monte Marmolada, lo Studio fitogeograficosull'anfiteatro morenico d'Ivrea (Firenze 1915); Sulla flora alveale della Dora Balteacon appendice sulla flora alvealedei fiumi parmigiani (Aosta 1918) e l'ultimo lavoro di confronto fra corologia alpina e appenninica. Alcune sue opere di grosso impegno sono rimaste manoscritte: una Flora della Provincia diSavona presentata ai Lincei nel 1927, e una Flora della Provinciadi Belluno che il B. non volle né ampliare né pubblicare per non interferire con le ricerche floristiche che R. Pampanini andava effettuando in quel territorio (v. R. Pampanini: Elenco dei lavorifloristici, in Bullettino d. Società Botanica Ital., [1922], p. 74). Il B. scrisse inoltre: Appunti sulla flora dell'Elba, in Riv. Ital. diScienze Nat., XI (1891), pp. 63-66; Contributo alla floradell'Elba, in Bull. d. Soc. Bot. Ital., (1892), pp. 311-361; Erborizzazione all'isola dell'Elba,ibid., (1893), pp. 23-31, 166-173, 237-244, 306-314, 350-357, 411-427; La flora del territorio di Carrara,ibid., (1894), pp. 104-112, 146-152, 200-206, 239-245, 259-263, 300-305; (1895), pp. 52-57, 252-256; Contributo allaflora veneta,ibid., (1896), pp. 128-135, pp. 177; (1897), pp. 51-56; (1899), pp. 134-139; (1900), pp. 87-95, 274-283; (1901), pp. 73-83; (1902), pp. 25-33; (1903), pp. 33-39; (1904), pp. 32-34; (1905), pp. 60-64; Supplemento generale al "Catalogo delle Piantevascolari del Veneto" di R. De Visiani e P. A. Saccardo, in Atti d.Ist. Ven. di Sc. Lett. Arti, IX (1897-1898); Plantes xérotermesméditerranéennes et insubriennesdans la Vallée d'Aoste, Augusta Praetoria 1920; Contributo alla flora dell'Alto Adige, in Bull. d.Soc. Bot. Ital., (1926), pp. 22-32 e in Nuovo Giorn. bot. ital., n. s., XXXIV (1927), pp. 192-203; XXXV (1928),pp. 97-111 e 371-375; XXXVI (1929), pp. 647-660; XXXVIII (1931), pp. 295-307 e 690-697; XI, (1933), pp. 118-126 e 553-559; XLII (1935), pp. 227-232; Sui limiti tra le piante delle Alpie degli Appennini inLiguria, in Archiv. Botan., V (1929), pp. 1-12 e 203-206; VII (1931), pp. 1-6.
Bibl.: R. Pampanini, P. B. (1867-1940), in Nuovo Giorn.botan.Ital., n.s., XLIX (1942), pp. 304-310; A. Beguinot, Flora Padovana, I, Padova 1909, pp. 87 s.; E. Burnat, Botanistes quiont contribué à faire connaître la Flore des Alpes Maritimes, Nice 1941, pp. 23 s.; Relazione sul concorso al Premio del ministro della P. I. per le Scienze Naturali, in Mem. d. R. Acc. d. Lincei, classe scienze fis, s. 6, III (1928-29), p. 822.