pink power
loc. s.le m. inv. L’affermazione sociale delle donne.
• A celebrare il nuovo «pink power» ci ha pensato pure un telefilm, «Cougar Town», interpretato da una delle protagoniste della serie «Friends»: una Courtney Cox in gran spolvero che, a 47 anni, a pancetta e doppio mento preferisce addominali tartarugati. (Elisa Coloni, Piccolo, 4 novembre 2011, p. 10, Attualità) • Eppure il pink power nell’industria del risparmio gestito come in quella bancaria di cui è una «figlia», resta limitato, quasi confinato: otto gestori su dieci hanno cravatta, scarpe nere e grisaglia, come la City comanda. Questa volta però più che l’etichetta («Brown not in Town», si recita nei salotti finanziari) sarebbe meglio guardare alla sostanza. E i fondi al femminile vanno meglio degli altri. (Massimo Restelli, Giornale, 1° ottobre 2015, p. 10, Interni) • Le signore dell’acqua. Katie, Sarah e Katinka. È pink power, anzi pink water, ai mondiali di Budapest. Manca il maschio alfa del cloro, ma Michael Phelps a Rio ha tramandato a [Katie] Ledecky l’arte segreta di appendere le medaglie al collo. La sua controfigura bionda, vent’anni di ingorda ossessione per i record e ogni centimetro dello stile libero, ha appreso in fretta (4 ori in Brasile e un argento) e undici mesi dopo non dimentica. Già due ori per lei tanto per iniziare (nei 400 stile e nella staffetta veloce), due anni fa a Kazan ha vinto tutto il vincibile dello stile dai 200 ai 1500 (Alessandra Retico, Repubblica, 25 luglio 2017, p. 44, Sport).
- Espressione inglese composta dall’agg. pink ‘rosa’ e dal s. power ‘potere’.
- Già attestato nella Repubblica del 6 febbraio 2007, Milano, p. V (Carlo Annovazzi intervista Letizia Moratti).