pingue [femm. plur., in rima, pingue]
E detto della palude Stigia (If XI 70), colma di quella belletta negra in cui ‛ si attristano ' gl'iracondi (VII 124; cfr. anche limo, al v. 121), nel senso di " grassa, viscida per il fango " (Sapegno), " melmosa ".
Nel sintagma ‛ far p. ', nel senso proprio di " nutrire ", " ingrassare ", in contesto metaforico, è riferito alle lingue dei poeti che le Muse fero / del latte lor dolcissimo più pingue (Pd XXIII 57), " cioè de la dottrina loro... più grasse e più abbondanti " (Buti).