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Bonacolsi, Pinamonte De'

di Giorgio Petrocchi - Enciclopedia Dantesca (1970)
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Bonacolsi (o Buonaccorsi), Pinamonte De'

Giorgio Petrocchi

Fu signore di Mantova dal 1272 al 1291, dopo essersi impadronito della città togliendola con l'astuzia ai conti di Casaloldo (v. CASALODI), cioè quando la mattia da Casalodi subì l'inganno di Pinamonte (cfr. If XX 95-96). La famiglia dei B. era già dal 1164 tra le più cospicue di Mantova; il nonno di Pinamonte, Gandolfo, era stato procuratore del comune (1193) e console (1200), mentre il padre Martino fu (1232) tra i rectores Mantuae. P. fu dapprima alleato dei Casaloldo contro gli Zanicalli. Appoggiatosi al conte Federico di Marcaria, riuscì a espellere dalla città (1272) il podestà Guido da Correggio, e subito dopo costrinse i Casaloldo a ritirarsi a Gonzaga, divenendo rector insieme al conte di Marcaria.

Diffuso ed esplicito il racconto che, a commento del luogo dantesco, fa l'Anonimo: " Essendo Alberto conte di Casalodi, egli et i consorti suoi, i maggiori et quasi signori di Mantoa, messer Pinamonte de' Buonaccorsi di Mantoa portando invidia al conte Alberto, et Alberto fidandosi alquanto di lui, per sua mattia e per sua sciocchezza, gli disse un dì che quasi molti delle famiglie di Mantoa l'odiavono, et che, s'egli non vi ponesse rimedio, egliono s'accorderebbono un dì, et colla loro forza et del popolo il caccerebbono. Il rimedio che gli parea era ch'egli confinassi certi di quelli caporali delle famiglie: et per quello modo sicuramente terrebbe la terra. Il conte Alberto credette al consiglio, et così fece, onde molti sdegni nacquono nella terra. Messer Pinamonte, veggendo il tempo da ricogliere quello che avea seminato, va per la terra confortando i cittadini di fare contro a quelli di Casalodi, mostrando loro come un dì sarebbe loro fatto come a' loro consorti. Ultimamente, avendo infiammato et inaminato il popolo, levò la terra a romore, et fu cacciato il conte Alberto et suoi seguaci et consorti: per la qual cosa molto si votò la terra di abitanti ". Sulla sua scia gli altri commentatori antichi, tra i quali Benvenuto ben tratteggia la figura di Pinamonte " magnus et audax ". Ma la fonte primaria delle antiche chiose è Salimbene: " Erat dominus Pinamons quidam civis Mantuae, et usurpaverat sibi dominium civitatis suae et expulerat concives suos et occupaverat bona eorum, et domos et turres destruxerat illorum quos inimicos credebat. Et timebatur sicut diabolus. Et erat homo senex et totus canus, et habebat filiorum maximam turbam ".

L'anno dopo la conquista del potere fu facile a Pinamonte liberarsi del conte di Marcaria, che fece espellere con gli Zanicalli (per le vicende della sua vita successive all'episodio ricordato da D., v. la voce di I. Walter citata in bibliografia), divenendo arbitro delle sorti di Mantova per quasi un ventennio. Nel 1291 il figlio Bardellone riuscì con un colpo di mano a impadronirsi del palazzo del comune. Pinamonte venne a morte due anni dopo (7 ottobre 1293).

Bibl. - S. Davari, Per la genealogia dei B., in " Arch. stor. lombardo " XXVIII (1901) 25-33; Mantova. La storia. I, Dalle origini a Gianfrancesco primo marchese, a c. di G. Coniglio, Mantova 1958; I. Walter, P.B., In Dizion. Biogr. Degli Ital, XI (1969).

Vedi anche
Bardellone Bonacòlsi Bonacòlsi, Bardellone. - Signore di Mantova (m. Ferrara 1300); costrinse, nel 1291, il padre Pinamonte a cedergli il potere col titolo di capitano generale e rettore perpetuo di Mantova. Mantenne formalmente le istituzioni comunali, ma nel 1299 dovette cedere il potere al nipote Guido, e passò in esilio ... Mantova Comune della Lombardia (64 km2 con 47.734 ab. nel 2008), capoluogo di provincia. È situata nella bassa Pianura Padana, nella parte interna di un’ansa del Mincio, circondata dall’acqua su tre lati; ciò ha influito sullo sviluppo urbanistico, necessariamente volto verso S, unico lato non sbarrato dall’acqua, ... Bonacòlsi, Guido, detto Bottesella Bonacòlsi, Guido, detto Bottesella. - Signore di Mantova (m. 1309); con l'aiuto di milizie scaligere tolse nel 1299 la signoria di Mantova allo zio Bardellone. Nel 1308 si associò al potere il fratello Rinaldo. Albèrto II arcivescovo di Magdeburgo Albèrto II arcivescovo di Magdeburgo. - Figlio (n. 1170 circa - m. 1232) del conte Günther III di Kefernburg, resse dal 1206 al 1232 la diocesi di Magdeburgo, di cui edificò la nuova cattedrale gotica; sostenne Filippo di Svevia e fu amico di Ottone IV, che accompagnò a Roma per l'incoronazione (1209); ...
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  • GUIDO DA CORREGGIO
  • BARDELLONE
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  • MARCARIA
  • MANTOVA
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  • Bonacòlsi, Pinamonte
    Enciclopedia on line
    Signore di Mantova (m. 1293); dopo aver lottato contro gli Zanicolli, alleato con la famiglia dei Casaloldo (1268), cacciò da Mantova il podestà e le più potenti famiglie (1273); quindi, con l'appoggio degli Scaligeri, divenne di fatto signore, col titolo di capitano del popolo (1276), e diede al suo ...
  • BONACOLSI, Pinamonte
    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 11 (1969)
    Ingeborg Walter Apparteneva a un'antica famiglia originaria del territorio mantovano, residente già nel 1164 in città, dove, grazie al cospicuo patrimonio fondiario e ai palazzi siti nel quartiere di S. Pietro, poté svolgere presto un ruolo primario nel gioco delle fazioni comunali. Il nonno del B., ...
Vocabolario
de
de 〈dé〉 prep. [lat. de]. – Forma che assume la prep. di quando è seguita dall’articolo, sia che si fonda con questo (del, dello, della, ecc.), sia che si scriva divisa (de ’l, de lo, de la, ecc.) come talvolta nell’uso letter. (è comune,...
de auditu
de auditu locuz. lat. – Espressione corrispondente all’ital. «per sentito dire»: riferire de auditu. Anche, «per avere udito direttamente», nell’espessione giuridica testimone de visu et de auditu (v. de visu).
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