PINACOTECA (πινακοϑήκη, pinacotheca)
Con questo nome che è passato nel linguaggio moderno, i Greci indicavano le raccolte di πύνακες o tavole dipinte, particolarmente di carattere votivo. Strabone (XIV, p. 637) ricorda una raccolta di simile genere presso il celebre Ereo di Argo; Pausania (I, 22, 6) una in Atene, e un'altra presso l'Artemisio di Efeso (X, 38, 3), usando la circonlocuzione di "edifici contenenti pitture". La Pinacoteca di Atene, citata da Pausania, era una vasta sala, preceduta da un vestibolo, come un tempio, attigua all'ala sinistra e settentrionale dei Propilei dell'Acropoli. Tra le pitture ne conteneva anche alcune di mano di Polignoto. Raccolte analoghe dovevano essere presso tutti i principali santuarî della Grecia. Da esse si sono sviluppate, in età ellenistica e romana, le collezioni di carattere piuttosto artistico e storico che sacro (v. musei).