pillola dei cinque giorni
pìllola dei cìnque giórni locuz. sost. f. – Farmaco, ulipristal acetato, modulatore selettivo del recettore del progesterone, la cui capacità è quella di impedire l’instaurarsi di una gravidanza se assunto fino a cinque giorni (120 ore) da un rapporto sessuale non protetto o dal fallimento di un altro metodo contraccettivo. L’ulipristal acetato agisce principalmente bloccando o ritardando l’ovulazione, in modo da prevenire la fecondazione della cellula uovo, e ritardando la maturazione dell’endometrio; i test ne hanno dimostrato l’efficacia nel 98% dei casi. La vendita del prodotto avviene dietro presentazione di una prescrizione medica non ripetibile, la quale deve essere preceduta dal riscontro di un test di gravidanza (urinario o ematico) a esito negativo, basato sul dosaggio delle beta-HCG. L’Agenzia italiana per il farmaco (AIFA) ha autorizzato la messa in commercio (2011) del prodotto, già disponibile in altri paesi dell’Unione Europea e negli Stati Uniti, in quanto la sua azione è considerata di contraccezione d’emergenza e non di aborto farmacologico e quindi compatibile con la legge 194 che regola l’interruzione di gravidanza in Italia.