• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

Pilade

di Antonio Martina - Enciclopedia Dantesca (1970)
  • Condividi

Pilade (Pillade)

Antonio Martina

Figlio di Strofio, il re della Focide che si faceva risalire attraverso Foco ed Eaco sino a Zeus, e di Anassibia, sorella di Agamennone.

Quando Oreste fu allontanato dalla reggia di Agamennone, o perché non avesse a soffrire per la sua tenera età a causa della paventata morte di Clitennestra, come si vuol far credere in Eschilo (Agam. 877 ss.), o perché, come attesta Stesicoro seguito da Pindaro (Pyht. IX 17), la nutrice lo avrebbe sottratto a Clitennestra nel momento in cui costei uccideva Agamennone, o, infine, per evitargli di vivere accanto a Clitennestra ed Egisto durante l'assenza di Agamennone, fu posto sotto la protezione di Strofio. Oreste e P. furono allevati insieme, ed ebbe così origine quell'amicizia che sarebbe divenuta celebre nell'antichità. Il personaggio di P. si sviluppò soprattutto nella tragedia: dopo che Agamennone fu ucciso da Clitennestra con l'aiuto di Egisto, P. fu vicino con esortazioni e consigli a Oreste, cui l'oracolo delfico aveva suggerito di vendicarsi uccidendo la madre. Si vuole che egli abbia lottato contro il figlio di Nauplio, venuto in soccorso di Egisto. Fu vicino a Oreste anche durante il viaggio in Tauride; ne sposò poi la sorella, Elettra, dalla quale ebbe due figli, Medone e Strofio Il. La testimonianza più grande dell'amicizia tra i due si ebbe quando Oreste dovette comparire come matricida davanti ai giudici del tribunale dell'Areopago per essere processato. P. si presentò a sua volta davanti ai giudici deciso a sacrificarsi in nome dell'amico, mentre Oreste perseverava nel dichiarare di essere lui il colpevole.

D. allude a P. in Pg XIII 32, nel secondo girone, dove sono condannati gl'invidiosi. Quivi si sentono gridare da ignote voci trasvolanti nell'aria esempi di amore, la virtù contraria all'invidia. Tra due moniti alla carità derivati dal mondo cristiano è inserito, con procedimento non inconsueto in D., quello di Oreste e Pilade.

D. ne aveva notizia dal De Amicitia di Cicerone, che ricorda i fragorosi applausi con cui era accolta la relativa scena della tragedia di Pacuvio, il Dulorestes: " Qui clamores tota cavea nuper in hospitis et amici mei M. Pacuvi nova fabula! cum ignorante rege [cioè Toante] uter eorum esset Orestes, Pylades Orestem se esse diceret, ut pro illo necaretur; Orestes autem, ita ut erat, Orestem se esse perseveraret. Stantes plaudebant in re ficta; quid arbitramur in vera facturos fuisse? Facile indicabat ipsa natura vim suam; cum homines, quod facere ipsi non possent, id recte fieri in altero iudicarent " (VII 24). Anche in un passo del De Finibus Cicerone, alludendo alla stessa tragedia, parla delle acclamazioni che suscitava la scena, riferendo le parole di Oreste: " Ego sum Orestes ", e quelle di P.: " Immo enimvero ego sum, inquam, Orestes ". L'episodio ricorre in Ovidio (Pont. III II 69 ss.) e Valerio Massimo (IV 7); ma la fonte di D. è Cicerone.

Le parole l' sono Oreste, che possono essere attribuite sia a Oreste sia a D., costituiscono il nucleo centrale di un episodio altamente significativo rievocato nella sua essenzialità dalla voce trasvolante. D. non ha esitato a inserirlo tra due esempi derivati dal mondo cristiano, perché, come di quelli, ha considerato soprattutto lo spirito caratterizzante l'azione. V. ORESTE.

Il nome di P. ricorre anche in Rime dubbie IX 13 (" qual fu ad Oreste ne la insania dira / Pillade, me offro a te fin a la pira ").

Bibl. - Oltre ai commenti alla Commedia, cfr. P. Renucci, D. disciple et juge du monde gréco-latin, Parigi 1954, ad indicem.

Vedi anche
Oreste (gr. ᾿Ορέστης) Eroe locale dell’Arcadia, eponimo della città di Oresteo (o Orestasio). Il mito, dall’Odissea all’Orestea di Stesicoro e ai grandi tragici greci, ne fece il figlio di Agamennone e di Clitennestra, matricida per vendicare la morte del padre: al momento della tragica morte di Agamennone, ... Toante (gr. Θόας) Mitico re della Tauride dove Ifigenia era sacerdotessa di Artemide; talvolta identificato con il Toante lemnio fuggito dalla sua isola. Eurìpide Eurìpide (gr. Εὐριπίδης, lat. Euripĭdes). - Poeta tragico ateniese (Salamina 480 a. C. - Pella 406), nato secondo la tradizione il giorno stesso della battaglia di Salamina (5 sett.), figlio di Mnesarco, o Mnesarchide, e di Clito, che secondo le tendenziose notizie tramandateci dai comici greci sarebbero ... Pier Paolo Pasolini Scrittore, poeta, autore e regista cinematografico e teatrale italiano (Bologna 1922 - Ostia, Roma, 1975). Dopo aver seguito nell'infanzia gli spostamenti del padre, ufficiale di carriera, compì gli studî a Bologna, dove si laureò nel 1945 con una tesi su Pascoli. Nel 1943 si trasferì nel paese materno ...
Tag
  • VALERIO MASSIMO
  • CLITENNESTRA
  • AGAMENNONE
  • DULORESTES
  • STESICORO
Altri risultati per Pilade
  • Pilade
    Enciclopedia on line
    (gr. Πυλάδης) Mitico figlio di Strofio, re della Focide, e di Anassibia, sorella di Agamennone; cugino e inseparabile amico di Oreste. Accompagnò l’amico nell’impresa vendicatrice contro la madre Clitennestra ed Egisto; sposò poi Elettra, sorella di Oreste, e ne ebbe due figli, Medonte e Strofio. Secondo ...
Vocabolario
Pìlade
Pilade Pìlade s. m. – Nome (gr. Πυλάδης, lat. Pylădes) di un personaggio della mitologia greca, cugino e inseparabile amico di Oreste, che accompagnò nella vendetta contro la madre Clitennestra e l’amante di lei Egisto e nel viaggio presso...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali