pigmentazione
Colorazione della cute, degli occhi, dei capelli e delle mucose, diversa a seconda del gruppo etnico o della costituzione individuale, e che varia anche, nel singolo individuo, in rapporto alla regione corporea e all’esposizione alla luce solare. P. patologica, quella che si ha per iperpigmentazione, ossia per accumulo di pigmenti di origine endogena o esogena: p. aurea, dopo terapia a base di sali d’oro; p. eruttiva idiopatica, colorazione della cute a macchie, dopo l’assunzione di sostanze chimiche o farmaci fotosensibilizzanti (➔ fotosensibilizzazione); p. da coloranti vegetali (carotenoidi); p. addisoniana, sulla cute e le mucose nel morbo di Addison; ecc. Fra i pigmenti endogeni vi sono l’emoglobina e i suoi prodotti di degradazione (emosiderina, bilirubina), quelli di derivazione lipidica ( lipofuscina) e la melanina, che può provocare p. al di là dell’azione dei raggi solari ultravioletti (➔ melanosi).