Storico dell'arte e architetto (Padova 1803 - ivi 1880). Studiò legge, pittura e architettura con G. Japelli. Avversario del neoclassicismo, fu un grande ammiratore dei primitivi e appoggiò quindi con entusiasmo i puristi italiani. Fra i suoi scritti si ricordano: Sull'architettura e sulla scultura in Venezia dal medio evo ai nostri giorni (1847); Storia estetico-critica delle arti del disegno (2 voll., 1852-56), la sua opera più importante, che è la raccolta delle lezioni tenute nell'Accademia di Venezia di cui fu presidente; Scritti d'arte (1859; raccolta di precedenti scritti su monumenti di Venezia, Vicenza, Padova); Le arti del disegno in Italia (3 voll., in collab. con L. Chirtani e T. V. Paravicini, 1877 e segg.). Fra le opere architettoniche, che testimoniano tutto il suo entusiasmo per l'arte gotica, la più nota è la facciata (1848) della quattrocentesca chiesa di S. Pietro a Trento.