RENZI, Pietro
Cospiratore, nato a Rimini l'11 dicembre 1807, morto probabilmente a Roma il 22 novembre 1882. Aveva preso parte alle cospirazioni contro il governo pontificio prima del 1840, quando, abbandonata la sua città nativa, si rifugio in Francia. Tornato in Italia nel 1844, e presa stanza in Toscana, insieme con i Romagnoli colà convenuti, combinò la preparazione del moto di Rimini per il settembre dell'anno successivo, e di esso fu capo e guida. Fallita l'insurrezione, il R. tornò fuggiasco in Toscana, dove quel governo granducale negò l'estradizione chiesta per lui dal governo pontificio. Fu pero bandito e gli fu imposto di non tornare più in Toscana. Andò in Francia, e nel novembre dello stesso anno ruppe il bando; e fu allora consegnato alle autorità pontificie, ciò che provocò una viva agitazione in Italia, al punto che il d'Azeglio considerò questo incidente come uno dei capi d'accusa contro il governo pontificio quando pubblicò il volumetto Gli ultimi casi di Romagna (1846). Condotto a Roma e rinchiuso in Castel S. Angelo, il R. scese a rivelazioni che pregiudicarono la sorte di tanti esuli che avevano congiurato con lui. L'amnistia di Pio IX lo rese libero; ma fu costretto a occultarsi per sfuggire alle minacce di coloro che aveva compromessi. Visse poi oscuramente.