PIETRO Peregrino (Petrus Peregrinus e anche Petrus de Maharncuria, Pietro di Maricourt)
Naturalista del sec. XIII, di cui si sa che nel 1269 partecipò all'assedio di Lucera e che l'8 agosto di quell'anno terminò la sua Epistola de magnete.
Questa, che è l'unica sua opera edita (delle altre è superstite, manoscritta, solo la Nova compositio Astrolabii particularis), è un importante documento nella storia delle teorie concernenti il magnetismo, l'interesse del quale è dimostrato anche dal fatto delle molte edizioni che ebbe (dopo le stampe di Augusta 1558, Colonia 1562, Londra 1800, Parigi 1838, esso fu pubblicato dal Bertelli nel Bollettino di bibliografia e di storia delle scienze matematiche e fisiche di B. Boncompagni, I, 1868, pp. 70-89, e tale edizione fu migliorata da G. Hellmann in Neudrücke von Schriften und Karten über Meteorologie und Erdmagnetismus, X, 1898, per quanto neppure quest'ultima si possa dire critica. Su tali edizioni e sulla tradizione manoscritta dell'Epistola v. E. Schlund, nello scritto sotto citato). Dal punto di vista gnoseologico l'Epistola è notevole per la decisa affermazione della necessità dell'esperimento ai fini della scienza della natura: affermazione che fa di P. un precursore del suo contemporaneo Ruggero Bacone, il quale, quando con ammirazione parla del Magister Petrus, dominus experimentorum e experimentator fidelis, si riferisce certo a lui.
Bibl.: S. P. Thompson, P. P. de M. and his epistula de magnete, in Proceedings of the British Academy del 1905-06, Londra 1907, pp. 377-408; F. Picavet, P. de M., le Piard, et son influence sur Roger Bacon, in Revue internationale de l'enseignement, LIV (1907), pp. 289-315 (rielaborato poi in Essais sur l'histoire générale et comparée des théologies et des philosophies médiévales, Parigi 1913, pp. 232-54); E. Schlund, P. P. v. M., sein Leben u. seine Schriften, in Archivum Franciscanum Historicum, IV (1911), pp. 436-55, 633-43; V (1912), pp. 22-40. Ulteriore bibliografia in Schlund, ibid., IV (1911), pp. 438-40.