OLIVIERI, Pietro Paolo
Scultore e architetto, nato a Roma nel 1551, morto nel luglio 1599. Fondatore, nel 1577, con F. Zuccari e con altri, dell'Accademia di S. Luca, egli rappresenta la decadenza della scultura romana sulla fine del'500. Memore del Sansovino, ne trasformò la grazia in enfasi, esagerando le torsioni dei corpi, la trita ricerca dei panneggi. Tale la prima opera, la statua di Gregorio XIII all'Aracoeli (1576-77; prima al Campidoglio). Nella tomba di Gregorio XI a S. Francesca Romana accetta nel rilievo l'intenzione episodica importata a Roma da scultori settentrionali. Il ritorno del papa a Roma, lasciata Avignone, è forse l'opera più singolare dell'O. per la caratterizzazione dei tipi e del paesaggio. Ma nelle Virtù laterali si mostra in un vano michelangiolismo, come nel S. Antonio della Cappella Sistina di S.M. Maggiore, e nella statua di Elia nel transetto di S. Giovanni Laterano (finita dal Mariani). Nuovo senso pittorico e nuova robustezza sono nel grande rilievo dell'Adorazione dei Magi in S. Pudenziana: opera interrotta dalla morte, ma sufficiente per definire le intenzioni barocche dell'artista nel suo ultimo periodo. Meno originale come architetto, nel 1591 iniziò la navata di S. Andrea della Valle; nel 1598-99 la cappella del Sacramento nel transetto di S. Giovanni Laterano, opera di gusto accademico nella forma, ma annunziante per lo sfarzo del colore una ricchezza decorativa tutta barocca. L'artista definisce chiaramente il gusto generato a Roma dalla Controriforma, prima che la scultura e l'architettura avessero nuovo impulso dal sec. XVII.
Bibl.: G. Baglione, Vita dei pittori, Napoli 1733, p. 72; F. Titi, Descrizione delle pitture, ecc., Roma 1763; R. Wittkower, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXVI, Lipsia 1932 (con bibl.).