MERLO, Pietro
Glottologo, nato a Torino il 15 novembre 1850 e morto, per una caduta in montagna, il 13 ottobre 1888. Conseguì, a Torino, la laurea in lettere nel 1871 e quella in filosofia nel 1872. Insegnò prima nel ginnasio di Chieri e nel liceo di Cesena, poi nel liceo V. Emanuele di Napoli (1876); chiamato l'anno appresso a insegnare in quella università, passò nel 1881 a Pavia come professore di glottologia classica e neo-latina.
Alternò lavori glottologici (Necessaria dipendenza della sintassi dalla dottrina delle forme, 1880; Problemi fonol. sull'articolaz. e sull'accento, 1884; In difesa della tteoria dell'agglutinazione, 1884-85; Consideraz. fonol. sulla storia delle guttur. ar., 1885-86; Ragioni del permanere dell'a e del suo mutarsi in e (o), ecc., 1886-87; Le radici e le prime formaz. gramm. della lingua ar., 1887) con saggi di critica e storia letteraria provenzale e di letteratura dantesca (Sull'autore del Donato prov., 1884; Sull'età di G. Faidit, 1886; Su Brunetto Latini, 1884; Sulla euritmia delle colpe nell'Inferno dant., 1887; Tra Feltro e Feltro, 1887). Tradusse la Einleitung di B. Delbrück (1881) e parte del Physiologus romeno (Le Moralità, in Arch. Glott. ital., X). Fu anche poeta, in versi originali e in traduzioni dal francese, dal tedesco, dal sanscrito (parte delle Liriche erotiche di Amaru). Dopo la sua morte i suoi scritti glottologici e letterarî, furono raccolti in 2 voll. da F. Ramorino (Saggi glottol. e letter., Milano 1890).