BAGUTTI (Baguti), Pietro Martire
Scultore ornatista, fu attivo a Bologna fra il 1753 e il 1782, come si può desumere dalle notizie contenute nelle guide settecentesche, che fino al 1782 lo dicono vivente. Secondo Ricci-Zucchini, nacque nel 1719 e morì nel 1805, ma non è precisata la fonte di queste date.
La sua prima opera menzionata nelle guide sono gli stucchi (1753) della chiesetta dei SS. Omobono e Aldobrando, ora distrutta. Al 1772 si datano gli stucchi in S. Maria delle Muratelle e prima del 1782 sono da porsi quelli in S. Caterina di Saragozza, ora scomparsi, nella sacrestia di S. Giovanni dei Celestini e nella sacrestia di S. Maria dei Servi. La sua attività fu certamente più ampia di quanto oggi non risulti dalle poche notizie rimasteci: il contemporaneo M. Oretti scriveva ch'egli "fu impiegato in molti lavori in compagnia de' più buoni stuccatori". Nel genere limitato cui si applicò, il B. fu ben considerato dai contemporanei: l'Oretti dichiara che "giunse a un buon grado di mediocrità"; la guida del 1782 lo definisce "elegante scultore di ornati". Quello che di lui ci rimane è assai poco perché se ne formuli un giudizio preciso; né è ben certo ch'egli eseguisse tutti gli ornati di sua fantasia, giacché quelli in S. Caterina furono fatti sotto la direzione di Giovanni Callegari e l'Oretti asserisce soltanto che "alcuni [stucchi il B.] fece da sé sul proprio disegno"; per quelli di S. Giovanni dei Celestini sono ricordati accanto al B. altri decoratori: Pietro Tadolini e Antonio Gamberini.
La sua mano è definibile nei lavori della chiesa delle Muratelle e dei Servi, dove egli si affiancò allo scultore Domenico Piò, autore delle parti figurate. Si tratta di stucchi abbastanza banali, ma non volgari, in linea con il gusto del tardo barocco bolognese, che adottava i temi obbligati dei timpani spezzati, delle conchiglie, delle volute spiraliche e così via, elaborandoli in senso plastico e conferendo loro una corposità qua e là eccessiva.
Fonti e Bibl.: Bologna, Bibl. Com. dell'Archiginnasio, M. Oretti, Notizie de' professori del disegno [1760-1780 circa], ms. B. 133, XI, c. 163; [C. Malvasia], Le pitture di Bologna,Bologna 1755, p. 392; [Id.], Le pitture di Bologna,Bologna 1776, pp. 154, 363; [Id.], Le pitture di Bologna,Bologna 1782, pp. 160, 167, 196, 297, 439; P. Zani, Encicl. metodica... delle Belle Arti,I, 3, Parma 182o, p. 26; C. Ricci e G. Zucchini, Guida di Bologna,Bologna 1930, pp. 210, 230 (Bugatti), 256, 261 (Bugatti); U. Thieme-F. Becker, Künstler-Lexikon,II,p. 362.