Scultore (Firenze 1393 - Verona 1435), figlio di Niccolò. Operò quasi sempre a Venezia dove approfondì le soluzioni già avanzate dal padre. Vi appare al seguito di questo già nel 1416; fece poi un breve soggiorno a Firenze (tomba di Onofrio Strozzi in S. Trinita; Annunciazione per Orsammichele, 1420 circa). A Venezia lavorò dapprima in S. Marco (statue della facciata; doccioni verso S. Basso, ecc.); poi in Palazzo Ducale, ove gli è stato attribuito il Giudizio di Salomone, sopra il capitello della Giustizia, nel quale si legge il suo nome; nella chiesa dei SS. Giovanni e Paolo, alla tomba del doge Tommaso Mocenigo (1423, in collaborazione con Giovanni di Martino). Operò quindi a Padova e a Verona.