Figlio terzogenito (Lisbona 1648 - Coimbra 1706) di Giovanni IV e di Luisa di Guzmán. D'accordo con la cognata Maria Francesca Elisabetta di Savoia-Nemours, suscitò (1667) una rivolta contro il fratello Alfonso VI, obbligandolo a rinunciare ai suoi diritti. Fattolo deportare successivamente nell'isola Terceira, governò dal 1668 come reggente e alla morte di Alfonso (1683), del quale intanto aveva sposato la moglie dopo l'annullamento del precedente matrimonio, si proclamò re. Detto il Pacifico per avere con la pace di Lisbona (13 febbr. 1668) posto fine alla lunga guerra d'indipendenza dalla Spagna, concluse nel 1703 con l'Inghilterra il trattato di Methuen, rivelatosi poi strumento decisivo d'infeudazione dell'economia e della politica portoghese a quella britannica. Nella guerra di successione spagnola, si schierò prima con Filippo V poi per l'arciduca Carlo. Il suo regno fu caratterizzato da continui disordini e dall'indisciplina della corte.